Progettare un bagno. Piccola GUIDA
Nell’ultimo anno mi è capitato spesso di affrontare la progettazione di un bagno nuovo. Forse anche grazie alla collaborazione con uno Showroom di arredo bagno per il quale ho seguito il restyling, ma sta di fatto che ho iniziato ad affrontare il tema in modo molto più approfondito rispetto al passato. L’elemento BAGNO in casa è già di per sé importante, è una stanza dove si desidera sentirsi al sicuro, a proprio agio, “coccolati”, è pertanto necessario affrontare la questione con una certa cura. Mi concentro ora solo sul bagno di casa, il tema “bagno in luogo pubblico” meriterebbe un articolo a sé.
Premessa doverosa per ogni argomento che trattiamo chiaramente ogni appartamento ha delle caratteristiche, ogni cliente delle esigenze, ogni casa la sua complessità! Qui si cerca solo di dare linee guida generali e non assolute.
Per prima cosa un po’ di numeri, è bene sapere che la norma UNI 9182/2014 regolamenta le distanze minime da rispettare tra gli apparecchi igienici e, anche se non vi è alcun organo competente che verrà a controllare a che distanza avete posizionato i sanitari tra loro, se una Regola c’è forse è perché conviene (a spese del proprio confort) rispettarla!
Stiamo parlando di distanze minime, per cui se si ha a disposizione più spazio è sempre meglio aumentare di qualche centimetro questi numeri. Inoltre esistono diverse collezioni oggi in commercio, i sanitari si son fatti via via sempre più ridotti, anche in questo caso la scelta dipenderà dal progetto. Non entro nel merito di scelta tra sanitari sospesi, filo muro o filo pavimento perché dipende tantissimo dal gusto personale e, talvolta, da necessità pratiche di cantiere.
PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
Un componente importante da considerare è l’utilizzo del materiale migliore. Per chi? Per chi vi abita ovviamente. Come ogni superficie a contatto con l’acqua è fondamentale proteggere il muro dalle infiltrazioni, isolare l’intonaco per evitare la creazione di muffa tanto sgradevole alla vista quanto nociva per la salute. E qui si aprono diversi scenari: Ceramica? Resina? Vernice idrorepellente? Pietra? …Il mio suggerimento è: affidatevi ad un professionista che possa proporvi la soluzione più indicata al vostro contesto, senza escludere nulla a priori, ma senza nemmeno tralasciare aspetti tecnici importanti.
Si può rivestire a tutta altezza e giocare con le tinte
progetto e realizzazione di bagno a Milano,
zona City Life by archimarta
Si può creare una “scatola” dove pavimento e pareti hanno le stesse tinte e finiture.
Oppure usare tinte ed altezze diverse, creando contrasti e giochi materici.
Questo bagno è stato rivestito a parete interamente da vernice lavabile, la ceramica è solo a terra.
MOBILE LAVABO
Anche in questo caso si fa di necessità virtù…ovvero bagno grande= mobile grande, bagno piccolo= mobile ristretto (non sempre in realtà). Il mercato offre veramente di tutto a riguardo. Si deve prima quindi capire di cosa si ha bisogno e quali sono, come sempre, le condizioni in cui ci troviamo. Se sto arredando il secondo bagno di casa potrò ipotizzare un mobile più leggero, con mensola in legno e vasca in appoggio.
Se invece ho un bagno solo, sto arredando il bagno principale o comunque ho lo spazio per farlo raccomando sempre un mobile contenitore.
Ed ancora circa il mobile si deve ricordare che la vasca può essere una (rettangolare, tonda, quadrata, ovale…) ad incasso o in appoggio o più di una se le misure lo consentono.
RUBINETTERIA
Quando un progettista si approccia ad un nuovo lavoro ha tanti interrogativi a cui rispondere, deve far fede al proprio stile, al gusto del cliente, al contesto in cui si trova (che sia una cascina sperduta nel Chianti, un edificio anni ’60, una villetta a schiera al mare …), all’epoca storica in cui interviene e anche agli aspetti pratici e tecnici. Anche per i rubinetti quindi si aprono più alternative. Attenzione alla praticità ed alla pulizia.
Concludo con la LAVATRICE
Il sogno di tutte/i è di avere un locale della casa dedicato alla lavanderia, sia per estetica che per funzionalità, purtroppo non è sempre possibile. Vediamo quindi come comportarsi se siamo costretti ad inserirla in bagno.
Prima di ogni cosa ricordiamo che le lavatrici non sono tutte uguali: se nascono da incasso hanno alcune caratteristiche, se da libero posizionamento ne hanno altre. Questa premessa per dire che per quanto io preferisca “nascondere” visivamente la lavatrice in un mobile dedicato o in nicchia non mi scordo mai che è un 犀利士 elettrodomestico che crea condensa, umidità, calore, vibrazioni… per cui non potrò incassarla in un mobile senza respiro sui lati, dietro e sopra, dovrò prestare attenzione ad un corretto ricircolo di aria da tutti i lati. Un’idea potrebbe quindi essere quella di chiudere frontalmente con un’antina “vedo-non vedo” in legno, o metallo… esteticamente gradevole, ma contemporaneamente garante di ventilazione. Chiudere con un pannello che funzioni come un elemento frangisole.
Nella speranza questo articolo possa esser stato d’aiuto, almeno un po’. Un saluto e buona progettazione a tutti ! 🙂